E se l’Italia fosse un’azienda? O una famiglia?
20 febbraio 2013 Lascia un commento
E se provassimo a pensare all’Italia come se fosse un’azienda quotata?
Quasi sicuramente capiremmo meglio cosa pensano i mercati delle manovre (e dei rating) e perche’ lo pensano. Vediamo insieme.
Se un’azienda subisce un ciclo molto negativo, s’indebita troppo, vede calare i mercati, colleziona perdite invece che profitti, di solito a Wall Street succedono, nell’ordine, le seguenti cose:
La prima: si cambia il management. Nessun turn around può essere preso sul serio dagli investitori se e’ gestito dagli stessi dirigenti che hanno creato la crisi.
La seconda: si mette mano ai costi improduttivi. Un bravo management di turn around si stringe attorno al core business, alle zone positive dell’azienda e taglia i costi superflui.
La terza: si investe nel business che rende, nei ricavi che portano profitti e migliorano la qualità del marchio, si usano i vantaggi aziendali e si lasciano perdere i business che non funzionano.
La quarta: si fanno comunicazioni (poche) precise e chiare. E si rispettano al millimetro le promesse. I mercati hanno memoria da elefante e zampe da lepre.
Proviamo ora a descrivere l’Italia come una famiglia.
Il riferimento e’ all’ultima manovra (per ora!) e i suoi effetti per il primo anno.
Situazione finanziaria della Repubblica Italiana (*):
-Entrate fiscali 2010: 684.000.000.000 euro
-Stima patrimonio pubblico cedibile: 450.000.000.000 euro
-Spesa pubblica 2010: 751.400.000.000 euro
-Nuovo debito a fine 2010: 67.400.000.000 euro
-Debito pubblico pregresso a fine 2010: 1.740.000.000.000 euro (ora sono piu’ di 1900 miliardi)
-Tagli alla spesa nell’ultima manovra: 2.700.000.000 euro
Per farci un idea delle cifre coinvolte, rimuoviamo 7 zeri e immaginiamo di parlare del bilancio di una famiglia:
-Reddito netto 2010 del nucleo famigliare: 68.400 euro
-Valore stimato dell’argenteria nascosta in cantina: 45.000 euro
-Totale delle spese 2010 della famiglia: 75.140 euro
-Nuovo debito sulla carta di credito a fine 2010: 6.740 euro
-Totale dello scoperto bancario della famiglia a fine 2010: 174.000 euro
-Risparmio deciso per il nuovo anno dopo riunione famigliare: 270 euro!!!
Vi prego di notare l’entita’ delle entrate fiscali: 684 miliardi di euro! Ovvero diversi punti sopra la media delle entrate fiscali di Gran Bretagna, Germania, Francia, per stare sulle nazioni di stazza comparabile alla nostra.
Il nostro stato è il più ‘ricco’ in Europa. Le nostre retribuzioni pero’ sono tra le più basse della UE. Come mai? Ma com’è che tutti piangono per le risorse tagliate? Ovvio, non possono più garantire la “qualità” dei servizi che vengono erogati. La paura e’ che si abbassi al livello inaccettabile di quelli tedeschi o inglesi!
Fonte: Blog di Francesco Carlà, Finanza World
http://www.finanzaworld.it/blog/e-se-litalia-fosse-unazienda
http://www.finanzaworld.it/blog/e-se-litalia-fosse-una-famiglia