Trading a capitali ridotti: problemi e soluzioni
12 novembre 2010 Lascia un commento
Come abbiamo visto nell’articolo precedente, le principali vittime della finanza sono i soggetti meno capitalizzati. Questi possono essere divisi in due gruppi:
- Vittime del Sistema, in quanto investono il loro denaro seguendo i suggerimenti delle istituzioni finanziarie, le quali perseguono i propri interessi e non quelli del cliente.
- Vittime di sé stessi, in quanto hanno cercato di emanciparsi dal Sistema investendo per conto proprio, ma del Sistema subiscono ugualmente le trappole.
Per entrambi i gruppi esiste una soluzione. Tuttavia, diciamo subito che i più svantaggiati sono quelli che appartengono al primo gruppo, in quanto la via d’uscita implica di prendere in mano personalmente la gestione delle proprie risorse, cosa che gli appartenenti al secondo gruppo già fanno. In tal senso occorre un cambiamento di approccio, o più semplicemente un cambiamento di pensiero. Bisogna cioè convincersi che la gestione migliore è quella individuale e che per raggiungere tale traguardo occorre un certo impegno in termini di studio. Ed è proprio lo studio che da un lato consente di evitare di rientrare nel secondo gruppo di vittime e dall’altro permette di uscirne qualora ci si accorga di farne parte.
Perché lo studio è così importante? La risposta è semplice: lo studio è il mezzo che consente di sviluppare la conoscenza e la conoscenza è il mezzo che consente di ottenere il successo nei mercati finanziari. Ed ecco che proprio alla base del percorso che porta al successo, il Sistema ha disseminato le proprie trappole più grosse e contemporaneamente ha costruito un business che consente di spillare ulteriore denaro ai provetti del fai da te.
La trappola più grossa si può spiegare in questi termini: per cercare di prendere il denaro di chi non si affida più ai suggerimenti delle grosse istituzioni, è sufficiente fare in modo che le persone, di propria volontà, facciano ciò che le grosse istituzioni avrebbero suggerito. Come si raggiunge questo scopo? Fornendo informazioni e nozioni mirate tramite libri, articoli, corsi, fiere del trading e via dicendo. Una buona parte di queste nozioni sono poi fornite a pagamento ed ecco che il gioco della manipolazione-business è fatto.
Il singolo investitore o trader che decida di arrangiarsi, dovrà quindi fare un grande lavoro di selezione, al fine di non infarcirsi la testa di nozioni fasulle, fuorvianti, obsolete o semplicemente inutili. A questo ci si può arrivare da soli o tramite l’appoggio di un esterno, purché questo esterno sia qualificato, indipendente e che possa dimostrare di essere realmente capace di ottenere risultati. Ognuno sceglierà la sua strada, valutando pro e contro.
Il percorso formativo è quindi piuttosto lungo e insidioso e questo porta ad una notevole scrematura delle persone che arrivano fino in fondo. Se durante il percorso i traders si limitassero a studiare astenendosi dal compiere operazioni finanziarie, quei pochi che arrivano alla fine potrebbero finalmente trarre i frutti del loro impegno. Purtroppo, molti iniziano a investire e speculare prima di avere raggiunto adeguati livelli di conoscenza, fatto che preclude ulteriormente la possibilità di raggiungere la meta in quanto spesso si finiscono prematuramente le risorse economiche (perdite) e mentali (demotivazione).
Vedremo nel prossimo articolo come trasformare le trappole in opportunità nel trading a capitali ridotti.