Dow Jones Industrial (US30)
12 marzo 2020 Lascia un commento

Non serve commentare…
Concetti e strategie per vivere di trading estraendo denaro dai mercati
23 gennaio 2019 3 commenti
Il prezzo denaro (in inglese bid price o semplicemente Bid), chiamato anche prezzo di domanda, è il massimo prezzo che un compratore è disposto a pagare per acquistare uno strumento finanziario. Questo significa che il prezzo Bid è il miglior prezzo a cui un investitore in possesso del suddetto strumento finanziario potrà venderlo sul mercato.
Il prezzo lettera (in inglese ask price o semplicemente Ask), chiamato anche prezzo di offerta, è il prezzo minimo che un venditore è disposto ad accettare per vendere uno strumento finanziario. Questo significa che il prezzo Ask è il prezzo minimo a cui l’investitore che compra potrà acquistare il suddetto strumento finanziario.
Perché avvenga uno scambio nei mercati, abbiamo bisogno di due parti: un compratore e un venditore. Il prezzo non diminuisce perché ci sono più acquirenti che venditori. Questo è impossibile, dato che per ogni acquirente deve esserci un venditore.
Il prezzo scende quando i venditori sono aggressivi e accettano il prezzo che i compratori propongono di volta in volta; prezzo che sarà sempre più basso: perché comprare a 10 se pensi che ci sia qualcuno che può offrire 9?
Il prezzo sale quando i compratori sono aggressivi e accettano il prezzo che i venditori propongono di volta in volta; Prezzo che sarà sempre più alto: perché vendere a 10 se pensi che ci sia qualcuno che può offrire 11?
In contrapposizione agli ordini aggressivi (ordini market) ci sono gli ordini passivi, cioè gli ordine di tipo limit.
Il Delta (Δ) rappresenta la differenza, per ogni livello di prezzo, tra il numero di contratti (o azioni) che i compratori aggressivi vanno ad eseguire a prezzi Ask e il numero di contratti (o azioni) che i venditori aggressivi vanno ad eseguire a prezzi Bid.
Delta = Contratti Buy Market – Contratti Sell Market
Se il Delta è positivo, abbiamo acquirenti più aggressivi, che stanno comandando il mercato, in quel momento e su quel livello di prezzo, con la loro forza rialzista; se il Delta è negativo, abbiamo venditori più aggressivi, che stanno comandando il mercato, in quel momento e su quel livello di prezzo, con la loro forza ribassista.
Delta positivo = acquirenti aggressivi
Delta negativo = venditori aggressivi
Il Cumulative Delta (CD) è la somma dei delta di una singola candela (sessione temporale, volumetrica, di range, ecc.). Il CD può essere rappresentanto in forma grafica come una linea o tramite candlestik: in questo caso assume il nome di Cumulative Delta Chart e rappresenta la somma progressiva dei CD a partire da un momento preciso; la sommatoria può essere resettata ad ogni nuova giornata di trading o secondo personali necessità di elaborazione ed interpretazione.
Lo studio del Cumulative Delta non può e non deve essere preso fine a sé stesso per individuare segnali di ingresso nel mercato. Tuttavia è di grande utilità per prendere decisioni di trading più consapevoli e come fattore decisionale aggiuntivo.
L’assunto di base è che il Cumulative Delta si muoverà generalmente con il prezzo e quando non lo fa, è tempo di prestare attenzione.
Tra le varie possibili interpretazioni, in questa sede, menziono solo la divergenza tra prezzo e Cumulative Delta, in singola candela. Per esempio, una candela ribassista con CD positivo, denota che i compratori sono stati più aggressivi dei venditori nonostante il prezzo sia sceso. Una prima interpretazione di questo fenomeno è che il mercato ha scambiato contratti su un livello di prezzo in cui gli ordini sell limit hanno completamente assorbito la forza rialzista. Esaurita questa forza, il prezzo dovrà scendere per mancanza di nuovi compratori. La discesa attesa potrebbe essere di piccola entità, ma se in questa fase si assiste ad un progressivo aumento della pressione in vendita, individuabile tramite livelli di Delta negativo in aumento, allora il ritracciamento sarà inevitabile. Ci tengo a precisare che questo setup così spiegato non è sufficiente a garantire elevate probabilità di successo, seppur sia molto significativo. Per renderlo completo e affidabile è necessario integrarlo con alcuni altri dettagli che spiego durante le sessioni di coaching individuale.
17 gennaio 2019 Lascia un commento
Questa mattina è stata ricca di spunti sebbene la volatilità non sia stata delle più propizie. Pubblico alcuni trades eseguiti oggi. Ci tengo a precisare che i risultati che compaiono in questi screenshots non sono esattamente quelli conseguiti. Alcuni trades li ho chiusi anticipatamente rispetto al target e i due congiunti di FESX e DAX sono stati chiusi poco oltre la parità.
14 settembre 2015 Lascia un commento
Una domanda tipica quando si parla di trading è: “quanto si può guadagnare con questa strategia?” Oppure, “quanto guadagna questo Expert Advisor?” E ancora, “quanto guadagni facendo trading?”.
In, realtà come spiega Fabrizio Guarnieri in un articolo tratto dal suo blog “Diario di trading”, la domanda è mal posta. Infatti, più che focalizzarsi sul QUANTO, è da preferire analizzare il COME si arriva ad un certo risultato. In sintesi, bisognerebbe almeno considerare i seguenti punti:
1. PROFITTO NETTO (e PERCENTUALE)
2. TEMPO
3. PROFIT FACTOR
4. PEAK TO VALLEY (MAX DRAWDOWN)
5. OPEN DRAWDOWN
6. TEMPO A MERCATO
7. NUMERO DI OPERAZIONI
Per un’analisi più approfondita rimando all’articolo citato.
11 giugno 2014 Lascia un commento
Queste sono domande che mi sento rivolgere spesso e, come si può immaginare, non hanno una risposta univoca. I fattori in gioco sono molti, sia soggettivi che oggettivi. Dipende da quanto si è bravi, quindi dalle conoscenze che si possiedono e da come si riesce ad applicare quanto si sa, il tutto condito da un ottimo equilibrio psicologico; e dipende dai capitali che si mettono a disposizione del trading.
Se sono un trader bravo, potrei ottenere un… 50% medio annuo (…ed è già un buon risultato). Se il mio capitale disponibile fosse di 10.000 euro (…e non sono pochi) potrei ottenere € 5.000 annui di profitto, che spalmati al mese fanno € 416,66, di media (quindi non è detto che io guadagni ogni mese questa cifra). Direi che è un po’ pochino per viverci, ma è un ottimo risultato in assoluto, praticamente meglio di qualsiasi rendimento si possa trovare nel risparmio gestito. A questo punto sembra diventare ovvia la risposta alla domanda iniziale: si può vivere di borsa solo se sono bravo e ho alti capitali.
A questa ovvia conclusione io posso controbattere che invece è possibile vivere di borsa e anche molto bene! A patto di sapere come svolgere correttamente questo lavoro e sfruttare il potenziale che offrono i vari mercati. A titolo di esempio, dato che il Forex è di gran moda, pubblico le performance che ho realizzato in questo mercato nella giornata odierna partendo da un capitale iniziale di circa 4.500 euro. Se questi numeri vi colpiscono, sappiate che non sono alla portata di tutti, ma ci sono delle tecniche e degli accorgimenti che una volta appresi vi consentiranno di ottenere risultati anche superiori… Per altre informazioni, contattatemi o visitate il sito www.tradingprofittevole.it.
4 dicembre 2013 Lascia un commento
Pubblico il risultato di un trade di lungo periodo ottenuto su un cross poco utilizzato: EURZAR.
Al di là della soddisfazione personale, voglio evidenziare come sia molto più profittevole e appagante individuare un buon trend ovunque esso si manifesti (qualità) piuttosto che cercare a tutti i costi dei segnali (quantità) dove siamo abituati a farlo.
21 febbraio 2013 1 commento
Spesso mi viene posta la fatidica domanda del titolo con le relative varianti: conviene operare sui futures o sul Forex? Dove ci sono le maggiori opportunità di profitto?
Per rendere il confronto sensato, farò un parallelismo a parità di “oggetto”:
Dall’analisi congiunta dei due grafici, si nota che sono sostanzialmente identici: è possibile quindi operare all’incirca con le medesime figure e tecniche grafiche, pur con i dovuti accorgimenti in considerazione del fatto che il CME è un mercato regolamentato mentre il Forex no.
Valutiamo i costi: per un trade sul future si pagano mediamente, con broker americano, circa 4-6 dollari di commissioni per round turn. A parità di controvalore negoziato, cioè un lotto pieno nel Forex, si paga uno spread medio di 2 pips, pari a 20 dollari. È possibile pagare meno spread aggiungendo le commissioni: la sostanza non migliora di molto e i dati proposti sono già ottimistici.
A parità di movimento atteso, il profitto e la perdita sono superiori in valore assoluto per il future in quanto il tick vale più del pip.
Il capitale richiesto per un trade intraday può variare tra i circa 600 e i 1000 dollari per un broker americano. Il costo del margine per negoziare il cambio EURUSD nel Forex dipende dalla leva concessa dal broker e poi utilizzata. Con leva 1:200 si impiegano 500 dollari di margine; con leva 1:500 si impiegano 200 dollari di margine.
Se supponiamo di valutare un movimento di 10 ticks/pips, i risultati sono i seguenti:
Future |
Forex |
|
Movimento |
+ 10 ticks |
+ 10 pips |
Profit $ |
125,00 |
100,00 |
Costi $ |
-6,00 |
-20,00 |
Net Profit $ |
119,00 |
80,00 |
Incidenza costi % |
4,8% |
20,0% |
Margine $ |
1.000,00 |
500,00 |
Rendimento % |
11,9% |
16,0% |
Future |
Forex |
|
Movimento |
-10 ticks |
– 10 pips |
Loss $ |
-125,00 |
-100,00 |
Costi $ |
-6,00 |
-20,00 |
Net Profit $ |
-131,00 |
-120,00 |
Incidenza costi % |
4,8% |
20,0% |
Margine $ |
1.000,00 |
500,00 |
Rendimento % |
-13,1% |
-24,0% |
Considerazioni finali.
19 febbraio 2013 Lascia un commento
Dopo la congestione data dalla giornata di festa di ieri del mercato americano, oggi il future sul Dow Jones ha proseguito la congestione in apertura. Dopo un tentativo di rottura al ribasso, il future ha definito chiaramente l’intenzione di salire, visibile dal grafico su time frame orario tramite uno dei 5 metodi che utilizzo per individuare il trend nascente. Sono entrato al rialzo sul ritracciamento, su segnale di continuazione sempre sul TF 60 minuti, e con estrema rapidità ho preso i primi due obiettivi di profitto. Sul terzo contratto sto usando un trailing stop al 50% dei profitti, ma potrebbe correre ancora…
Attualmente il profitto minimo che posso realizzare è di circa € 180,00 al cambio corrente.
29 gennaio 2013 Lascia un commento
Circa € 300,00 di profitto in meno di 45 minuti.
Un trade perfetto realizzato grazie ad una combinazione di tecniche sull’individuazione del trend nascente, sulla rottura di congestione e sull’individuazione di obiettivi precisi.
Il time frame era a 15 minuti.
8 luglio 2011 Lascia un commento
Anche il giorno 7 luglio la mia tecnica Ritracciamento Intraday ha permesso di effettuare un’ottima entrata sul future DJEuroStoxx50. Questo il resoconto del trade:
In questo post ci tengo ad evidenziare come l’accelerazione dei volumi, misurabile tramite grafico con TF 2 minuti, sia decisamente marcata e raggiunga soglie da “fuorigiri”. Già da solo questo elemento sarebbe sufficiente per realizzare un entrata da cecchino!