Impegno, emozioni e risultati

Le cose belle nella vita tendono a durare poco o rischiano di durare poco. A ben pensarci però questa affermazione può essere vera nella misura in cui le cose belle talvolta si danno per scontate. Quando ciò avviene, abbassiamo infatti le nostre attenzioni e il tutto rischia di svanire. Un giardino ha bisogno di essere curato ed annaffiato tutti i giorni se si vogliono avere delle belle piante. Non potremo pensare di avere l’affetto di una persona o di avere un bel giardino se non ci prenderemo cura di loro tutti i giorni.

Questo capita anche nel trading. I risultati nel lungo periodo sono infatti frutto delle attenzioni che noi dedicheremo allo studio maniacale e quotidiano di ogni dettaglio, dalla scelta degli strumenti finanziari alla compilazione della equity line a fine giornata, alle commissioni pagate, etc. in modo da ridurre i rischi nella nostra operatività. A mio modesto parere, però, il trading rimane comunque una attività sui generis. I nostri genitori ci hanno sempre insegnato che con lo studio e l’applicazione otterremo dei risultati nella vita. Questo ci viene insegnato dalla stessa scuola: se studi e ti applichi allora passerai l’esame ed otterrai un certificato che ti permetterà di lavorare (si spera) e di ottenere buoni risultati (si spera).

Ma secondo voi questo capita anche nel trading? A mio avviso no. Ho visto molte persone plurilaureate fallire in questa impresa. Nel 1998 il fondo Long Term Capital Management (LTCM) con una massa di 4 miliardi di dollari e gestito dai premi Nobel Merton e Scholes fallì rovinosamente e a memoria fu costretto a chiedere l’intervento della Federal Reserve, la Banca Centrale americana. Direi che l’assunto “ti applichi, studi ed otterrai dei risultati come trader o gestore” non vale un granché. Ma non pensiate che io stia asserendo che non applicandosi si possano ottenere comunque dei risultati soddisfacenti. Con lo studio si riducono semplicemente le probabilità di insuccesso in un ambito in cui la statistica è impietosa visto che il 90% di chi inizia muore (finanziariamente parlando) entro i primi dieci mesi di attività. Per il 10% rimanente sarà un paradiso, visto che quando si fa un lavoro che piace alla fine della nostra vita potremo dire, in fondo in fondo, di non aver mai lavorato un solo giorno. Non a caso vale un detto in Borsa che più o meno dice questo: la Borsa fa morire giovani. O perché si finiscono i soldi o perché se ne sono fatti abbastanza e si scappa via. 

Ma se è così difficile ottenere i risultati voluti con il trading, perché dedicarsi a questa attività? Brian Knuston, ordinario di neuroscienza a Stanford, sostiene che “il piacere sessuale, l’esaltazione delle droghe e l’atto di acquistare titoli dipendono dallo stesso network nervoso. Nel cervello scatta la guerra tra piacere e ansia”.  Ecco, forse la spiegazione sta tutte nelle emozioni… e infatti spesso sono loro che determinano se finiremo in rovina o se riusciremo ad entrare nell’olimpo di quella minoranza che porta via tutti i soldi agli altri.

Info TradingProfittevole
Mi chiamo Luca Novello. Mi sono laureato in Economia Aziendale nel 2001 all’università Ca’ Foscari di Venezia. Studio i Mercati Finanziari dal 1998 e dall’anno successivo ho iniziato ad effettuare le prime operazioni in Borsa sulle azioni del mercato italiano. Terminata l’università, ho maturato un’esperienza professionale come Controller, continuando parallelamente gli studi in ambito finanziario. Ho frequentato corsi di formazione e lavorato assieme con alcuni noti trader italiani e americani, acquisendo una buona conoscenza in molti ambiti necessari al trading. In particolare, ho appreso l’analisi tecnica, il money e risk management, le caratteristiche e il funzionamento dei vari strumenti finanziari, dei mercati in cui essi sono negoziati e dei meccanismi (a volte chiamati segreti) sottostanti. Ho sempre coltivato il sogno di diventare un trader di professione, affascinato dalle opportunità che questo lavoro può offrire. Il passo decisivo l’ho compiuto nel 2006, quando, dopo anni di trading part time, sono diventato un trader full time. Attualmente lavoro utilizzando sia Expert Advisor per trading automatico che approcci di tipo discrezionale (entrambi di mia ideazione); tra gli strumenti finanziari, prediligo le valute (Forex), i futures (EUREX e CME) e, in minor misura, le azioni. Nel 2009 ho deciso di creare il sito TradingProfittevole. Tramite questo sito offro alcuni servizi, principalmente di formazione, che consentono ad un trader, o aspirante tale, un notevole risparmio di tempo nel raggiungimento dei propri obiettivi. Uno dei problemi più grandi che riscontro in questo lavoro è, infatti, la moltitudine di informazioni e conoscenze divulgate, spesso di scarsa qualità, e comunque difficilmente coordinabili e applicabili per la creazione di un piano di trading efficace. Il mio obiettivo è quindi di aiutare i traders a realizzare profitti costanti dall’attività nei mercati finanziari al fine di ottenere una crescita reale del proprio capitale. Per raggiungere questo scopo fornisco alcuni strumenti, conoscenze, chiavi di lettura che consentono di eliminare gli errori di fondo in modo da garantirsi un vantaggio competitivo nel mercato. Non esiste un metodo perfetto e non esiste un approccio univoco ai mercati. Il mio approccio è di tipo tecnico: studio pertanto i grafici piuttosto che i bilanci delle aziende o i dati macroeconomici. Tuttavia, se penso all’analisi tecnica tradizionale, la domanda che mi pongo è: com’è possibile guadagnare col trading prendendo decisioni basate sui grafici e osservare solo il prezzo che questi ci mostrano? Un grafico di borsa ha tre componenti: prezzo (asse verticale), tempo (asse orizzontale) e volumi (diciamo… la terza dimensione) Partendo da qui, l’approccio utilizzato non si limita allo studio della pura e semplice azione del prezzo (price action), ritenuta ormai insufficiente a garantire un vantaggio rispetto all’operatività degli investitori professionisti (fondi di investimento, banche d’affari, ecc.); è necessario combattere ad armi pari e pertanto ritengo di fondamentale importanza integrare la price action con lo studio del tempo (analisi ciclica) e dei volumi (flussi di liquidità).

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