Un trade da manuale

Un trade da manuale

Circa € 300,00 di profitto in meno di 45 minuti.
Un trade perfetto realizzato grazie ad una combinazione di tecniche sull’individuazione del trend nascente, sulla rottura di congestione e sull’individuazione di obiettivi precisi.
Il time frame era a 15 minuti.

Una verità sul Forex

Articolo di Eugenio Benetazzo. Link all’articolo originale.

La pubblicità è ormai dilagante, i banner sono dappertutto, persino all’interno di testate giornalistiche nazionali, la propaganda è degna della migliore scuola di marketing: sto parlando del forex e delle società finanziarie che propongono mirabolanti offerte economiche per l’apertura di un conto di trading per iniziare la negoziazione sulle valute internazionali e diventare in poco tempo milionario. Mi state scrivendo in migliaia ormai da mesi chiedendomi quale società sia preferibile, quali sono le tecniche migliori per aver successo, quali sono le piattaforme più stabili per effettuare gli eseguiti. Iniziamo subito per i non addetti ai lavori con lo spiegare che cos’è il forex: è un acronimo che deriva dalla fusione di foreign exchange, ovvero la compravendita di valuta estera.

Sostanzialmente per non farla troppo lunga, vi sono società finanziarie e broker online che oggi consentono di comprare o vendere, al rialzo e ribasso, un determinato cross valutario come se questo fosse un semplice titolo azionario quotato nella borsa italiana. Sta dilagando sul web attraverso discutibili bombardamenti pubblicitari che lo presenta come una fenomenale opportunità di investimento e speculazione finanziaria: mi piace in particolare quella di una ragazza interinale che di giorno fa la centralinista e la sera trada sul cross usd/jpy riuscendo a ricavare un extra stipendo di 700 euro al mese attraverso i profitti sul suo conto forex. Se uno crede ancora alle favole può aprire il suo conto personale e vedere che cosa succede dopo appena tre mesi ! La maggior parte delle persone non sanno che le opportunità fenomenali per guadagnare denaro non le hanno i piccoli risparmiatori che aprono un conto trading, ma casomai solo le società che propongono questi tipi di investimento, ovvero le forex company.

Gli spot pubblicitari basano tutto il loro appeal sulle caratteristiche di questo mercato: la sua straordinaria liquidità, la sua dimensione, l’impossibilità di manipolazione dello stesso da parte delle grandi banche commerciali e soprattutto dalle potenzialità della leva finanziaria (della serie potete investire cento avendo sul vostro conto solo cinque). In realtà l’aspetto determinante per chi si avvicina per la prima volta al forex è la mancata conoscenza dei meccanismi di funzionamento che governano la speculazione valutaria, oltre al fatto di non sapere che il forex è un mercato non regolamentato (over the counter in termini tecnici). Il dato principale tuttavia che non viene mai rivelato è una comoda percentuale, ovvero il 95%, che rappresenta il tasso di sopravvivenza finanziaria sul mercato forex ad un anno.

Questo dato indica che il 95% di coloro i quali hanno aperto un conto forex (soprattutto i miniaccount, quelli aperti con 100 o 500 euro) dopo un anno hanno perso completamente l’importo investito inizialmente, a seguito di perdite superiori ai profitti conseguiti. Le società che promuovono e pubblicizzano i loro servizi di trading sono perfettamente a conoscenza di questo dato ed è su questo che basano tutto il loro business. Queste società (solitamente ubicate in giurisdizioni dalla discutibile severità finanziaria) si configurano dal punto di vista operativo in “market maker” ovvero le stesse si sostituiscono al mercato attraverso una propria offerta di acquisto e di vendita della valuta allo stesso tempo, di fatto quindi replicando l’andamento del mercato sottostante. Pertanto quando voi comprate o vendete, ad esempio, il cross euro/dollaro, avete come controparte della vostra transazione un soggetto finanziario che si mette contro di voi, al pari di un casinò, pertanto il denaro che guadagnerete attraverso un’operazione sarà per loro un costo di esercizio, mentre la perdita che sosterrete rappresenterà per loro un profitto.

Se prestate attenzione inoltre tutte le proposte di apertura di conto sono molto lusinghiere, arrivano infatti anche a riconoscervi un bonus monetario di alcune centinaia di euro, proprio come i casinò queste società sanno benissimo che la probabilità è tutta a loro favore, pertanto il deposito che verserete rappresenta per loro un profitto da incassare, si tratta solo di aspettare, è solo una questione di tempo. Con il forex si perde denaro facilmente perché chi si mette a tradare da neofita lo fa con un’ottica temporale di breve o brevissimo periodo, un’ora, quattro ore o qualche giorno: l’analisi tecnica classica ormai non serve più quasi a niente, soprattutto se consideriamo che la maggior parte degli scambi è implementata da algoritmi e processori matematici di calcolo.

Pertanto entrare in un mercato con risorse e mezzi limitati, senza una sistematica tecnica di trading, produce inesorabilmente a grandi perdite statisticamente quantificabili. Per fare un esempio calzante l’ingresso nel mercato forex nel breve e brevissimo termine assomiglia all’ingresso in un bar in cui si sta scatenando una rissa: la probabilità che prendiate un cazzotto in faccia, per quanto siate prudenti, è elevatissima. Il mio consiglio è unanime: se veramente siete bravi, operate solo nei mercati regolamentati, tradate le valute solo con i contratti futures, se e solo se avete una consistenza patrimoniale e una avversione al rischio veramente notevole. In tutti gli altri casi siete destinati inesorabilmente a perdere denaro con il tempo, soprattutto se utilizzate la leva finanziaria, che rappresenta la scorciatoia per la vostra rovina finanziaria.

Entrata perfetta su future DJEuroStoxx50

Anche il giorno 7 luglio la mia tecnica Ritracciamento Intraday ha permesso di effettuare un’ottima entrata sul future DJEuroStoxx50. Questo il resoconto del trade:

  • Spinta rialzista (con partenza da minimi intraday) avvenuta in due fasi molto nette come dimostrato dai picchi di volumi.
  • Rottura di resistenza e ingresso secondo le regole precise della mia tecnica (spiegata nel manuale operativo e nei corsi)
  • Preso profitto in modo prudenziale con +13 ticks.

In questo post ci tengo ad evidenziare come l’accelerazione dei volumi, misurabile tramite grafico con TF 2 minuti, sia decisamente marcata e raggiunga soglie da “fuorigiri”. Già da solo questo elemento sarebbe sufficiente per realizzare un entrata da cecchino!

Time Frame 2 minuti - Picchi di volume e accelerazione

Time Frame 2 minuti - Picchi di volume e accelerazione

Due trades da manuale su Future DJEuroStoxx50

Due trades da manuale, nel senso che ho utilizzato una tecnica spiegata nei corsi di formazione; ma da manuale anche perché erano perfetti nel modo in cui si sono presentati!

Non spiego eccessivi dettagli, ma la sostanza è questa:

  • discesa rapida e con grandi volumi;
  • rottura di due resistenze: qui c’è stata la prima possibilità di prendere profitto al rialzo sul ritracciamento, secondo la mia tecnica Swing Intraday;
  • salita (ritracciamento) con volumi in diminuzione (divergenza movimento-volumi): entrata short su segnale di continuazione ribassista.

Il risultato netto è stato di 8 ticks per il movimento rialzista e di 13 ticks per il movimento ribassista, per un totale di 21 ticks (210,00 euro per ogni contratto).

Capitali ridotti per grandi profitti – 2

Pubblico un aggiornamento del conto che sto utilizzando per fare trading discrezionale sul Forex. Una descrizione dettagliata è presente nel precedente articolo (clicca qui per visualizzarlo).

Ricordo solamente che il capitale di partenza al 03/09/2010 era di € 5.000,00 e che con l’ultimo trade chiuso questa mattina siamo arrivati a € 11.430,64 per una performance del +128,61% in meno di tre mesi! Il tempo richiesto per la gestione di questo conto è nell’ordine dei 30 minuti al giorno. Ovviamente all’aumentare del capitale cambiano le tecniche di gestione.

Forex

 

Capitali ridotti per grandi profitti

Come regola generale, maggiore è il capitale disponibile per il trading e maggiori sono i risultati che si possono ottenere. Tuttavia, bisogna tenere conto della sostanziale differenza che intercorre tra

  • risultato percentuale;
  • risultato in valore assoluto.

Con un capitale disponbile fino a circa 15.000 euro è necessario sfruttare al massimo le proprie risorse economiche per ottenere un un buon profitto su base annua. Questo implica che guadagnare 10.000 euro in un anno si traduce in una performance del 66,66%. La contropartita è un rischio decisamente elevato, un money management aggressivo, un’elevata rotazione del capitale e una notevole capacità di trading.

Con un capitale superiore ai 50.000 euro le cose cambiano parecchio. I soliti 10.000 euro di profitto si traducono in un rendimento percentuale del 20%: questo implica un’assunzione di minori rischi, la possibilità di selezionare maggiormente i propri trades e complissivamente una dose minore di stress.

La maggior parte dei traders e degli aspiranti tali non dispone tuttavia di simili risorse o non intende “metterle in gioco”. Normalmente quindi ci si imbatte in traders discrezionali che osano molto e di conseguenza perdono tanto.

Dal canto mio, ho voluto dimostrare che con adeguate conoscenze (e ovviamente l’esperienza che ormai nessuno mi può togliere), è possibile ottenere buoni profitti anche con capitali ridotti. Pubblico di seguito i risultati che ho ottenuto su un conto di 5.000 euro lavorando sul Forex in un periodo che va dal 03/09/2010 al 02/11/2010. In soli due mesi ho ottenuto una performance del 72,79%. Aggiungo che non ho dedicato a questo conto più di 30 minuti al giorno…

Risultati di due mesi di trading discrezionale

Risultati di due mesi di trading discrezionale

Selezione dei trades

Ogni giorno il mercato offre molte opportunità per effettuare dei trades. La combinazione di più tecniche operative su più strumenti finanziari, magari su più time frames, rischia di mettere in imbarazzo da quante opportunità genera.
Tuttavia, i profitti costanti in borsa sono generati dalla semplicità e dalla selezione. Cosa significa questo concretamente?
Avere uno o due piani di trading ed entrare nel mercato solo quando si hanno le maggiori possibilità di prendere un profitto. Poco importa se facciamo un trade a settimana invece che cinque trades al giorno. L’importante è raggiungere gli obiettivi di profitto attesi.

Ieri per esempio, tra tutte le possibilità di trading che si sono verificate sul future DJ EuroStoxx 50, ne ho scelta solo una sul time frame a 30 minuti. Che dire… avrei potuto fare molto meglio, ma il mio obiettivo è stato raggiunto quindi va bene così!

GAP: cosa significa?

Il future DJ EuroStoxx 50 ha realizzato 3 aperture in gap su 6 sedute di contrattazione: si veda il grafico seguente.


Il gap in apertura avviene quando l’apertura del giorno (o della candela nel time frame considerato) è posizionata ad un livello di prezzo superiore al massimo del giorno prima (gap up) o inferiore al minimo del giorno prima (gap down).
Un gap down dopo un trend ribassista indica generalmente le ultime forti pressioni in vendita da parte della massa motivata dalla paura. Di solito presagisce la fine del ribasso. Sempre la massa forma i gap up in cima ai trend rialzisti: in questa caso domina l’avidità, in quanto vuole quello strumento finanziario a qualunque prezzo. Di solito presagisce la fine del rialzo.
Un esempio di gap down come descritto è quello del 13/07/09. Un esempio di gap up come descritto non è sicuramente quello del giorno 15/07/09: troppo vicino ai minimi e alla nuova spinta rialzista. Più verosimilmente è quello del 20/07/09. Non è una configurazione perfetta, in quanto non si è verificata oltre il massimo del precedente swing rialzista, ma se aggiungiamo il fatto che la seduta del 20 ha formato un “quasi” Hanging man, si può iniziare a vedere la possibilità di una discesa.
L’elemento fondamentale per prendere una posizione deriva dall’osservazione del reale movimento di mercato che si forma nell’intraday: a priori si possono solo commettere errori ed essere prede di chi muove il mercato! Per questo, ciò che dice la teoria deve essere sempre confermato dalla pratica.

Caccia agli stop e manipolazioni di mercato

Il mercato è manipolato?
Dipende da come lo si osserva. L’elemento discriminante è l’orizzonte temporale.

Nel medio-lungo termine i prezzi tendono a raggiungere valori di equilibrio vicini alla reale valutazione dello strumento finanziario cui sono riferiti. Quanto vicini ci vadano e quanto ampio sia il range di equilibrio dipende da come sono calcolati questi valori. Ci sono pur sempre delle stime da fare, prima su tutte il tasso atteso di crescita degli utili se parliamo di un’azienda quotata (azioni); se ci riferiamo ad altri strumenti finanziari, diventano predominanti le stime sui dati macroeconomici. A parte questi esempi, sono molteplici le stime necessarie e ogni valutazione può essere fatta con criteri diversi. Ne consegue che ogni analista troverà un proprio prezzo obiettivo e non ci sarà mai una valutazione univoca. Tuttavia, ad un investitore che cerchi strumenti sottovalutati, poco importa se la differenza tra due valutazioni sia anche dell’ordine del 10-15%. Tanto per lui il guadagno atteso rimane comunque consistente e ha tutto il tempo che vuole per aggiustare le stime e tararsi di conseguenza.

Per un trader, che lavora nel breve termine, le cose vanno in modo completamete diverso. Il tempo per prendere i profitti è mediamente poco e si deve tenere conto di quanto anticipato nell’oggetto: caccia agli stop e manipolazioni di mercato. Questa è una realtà che solo uno sprovveduto può ignorare. Nel breve termine, tipicamente l’intraday, i prezzi vanno dove le mani forti vogliono portarli. Innanzitutto, è possibile che questo avvenga? E dov’è che vogliono portarli? Le risposte sono semplici: non solo è possibile, ma è necessario e insito nei meccanismi che regolano i mercati. Il dove andranno è praticamente ovvio: dove fa comodo a loro!

Ci sono metodi e conoscenze per capire concretamente dove andranno e perchè. Per i dettagli rinvio i lettori ai miei corsi o al manuale. Qui ci tengo a mostrare un esempio concreto di manipolazione avventuo ieri pomeriggio sul future S&P500. Preciso: è solo un esempio; ma ce ne sono molteplici ogni giorno in ogni strumento finanziario.

Col senno di poi…

… si fanno sempre soldi a palate!

Pochi giorni fa mi ero posto il quesito se quel super engulfing bullish sul future DJ EuroStoxx 50 potesse rappresentare la fine del ribasso. Chi avesse cavalcato tutta la risalita avrebbe certamente preso profitti consistenti, ma un trader, queste considerazioni, non dovrebbe neppure pensarle! È la tipica sindrome da giocatore. Un trader professionista ha obiettivi di profitto (giornalieri o settimanali o mensili) e uno o più piani di trading per raggiungere questi obiettivi.

Dove andrà il mercato ora? Risposta semplice: o su o giù!

Ribadisco questa banalità perchè farsi idee preconcette e ipotizzare previsioni ha l’unica funzione di traviare il trader ed influenzare l’operatività concreta. Noi semplicemente prendiamo posizione in base a quello che il mercato sta facendo e non in base a quello che potrebbe fare. Al limite possiamo cercare dei segnali in relazione a quello che dovrebbe fare. Sono un po’ enigmatico, ma chi ha frequentato i corsi e mi conosce sa di cosa sto parlando.

Concretamente, ieri sera ho preso un ingresso short che questa mattina ha dato i suoi frutti. E svegliarsi con il profitto è sempre un buon inizio .

Ecco il grafico daily di ieri:



Ecco l’intraday a 15 minuti di oggi: